"Renata Bellero vede nella ceramica non un oggetto da decorare, ma una superficie su cui spaziare con la sua pittura, che trae origine dalla personale lettura ed elaborazione della natura che la cicrconda. F.FRESCHINI
"Alla Galleria d'Arte L'incontro la veronese Renata Bellero espone le sue ceramiche d'autore. D'Autore, sia perchè si tratta di ceramiche tirate a mano da un valente artigiano, sia perchè l'intervento della Bellero non ha nulla di seriale. Le composizioni (si tratta sempre di copie dal vero) trovano un'armoniosa collocazione....i colori sono cristallini ed i soggetti hanno un che di trasparente e di aereo, la loro forma è sempre magistralmente guidata..." M.V. - L'ARENA
"...una pittrice che trasforma la sua tavolozza in piatto murale, che trae ispirazione da soggetti semplici comunque carichi di espressività. Le opere della Bellero descrivono, infatti, fiori e nature morte, dove il colore diviene veicolo di sentimenti. L'antica tecnica usata propone esiti espressivi che confermano la validità di una scelta scevra di retoriche..." CARLO CAPORAL- VERONA FEDELE.
"Una pittrice che guarda la natura, ne rimane affascinata e la riproduce con mirabile espressività...Stiamo parlando di un'artista davvero eccezionale, capace di infondere, nelle sue rappresentazioni, forti sensazioni che pur derivano dall'osservazione di vita quotidiana. Questa di Verona è la sua undicesima mostra, una serie di incontri iniziati nel 1982, da sempre premiati da un vasto interesse di pubblico, forse proprio per la semplicità dei temi proposti." LA CRONACA DI VERONA E DEL VENETO.
"E' la ricerca della serenità e della bellezza spontanea e genuina che spinge Renata Bellero a "graffiare" i fogli sapientemente preparati con strati sovrapposti di pastelli e china. Nascono così i "graffiti", espressione di un animo sensibile, volto a cogliere nella Natura ciò che di puro, semplice e bello vi può essere." F. FRESCHINI
"...i soggetti del suo lavoro sono sempre quelli dell'intimità domestica, dei fiori, della frutta, degli utensili più antichi e umili della vita quotidiana d'un tempo. In alcuni suoi quadri, rileva Hans Schwienbacher, esperto conoscitore dell'arte veronese attuale, sembra "quasi che i suoi gruppi floreali si sospendano nel vuoto, che manchino di una base certa e sicura, che sfuggano, si potrebbe dire, al controllo della forma e della staticità." L'opera di Renata Bellero, comunque, vive la serenità di una vita e di un approccio alla pittura del tutto spontanei, dettati dal desiderio di riprodurre il vero, ma anche dalla volontà di usare mezzi e strumenti non tradizionali ma innovativi, ideati da una continua e non banale riflessione operativa sul proprio lavoro." G.T. - L'ARENA
"Renata Bellero si appassiona ben presto al mistero del colore che si svela solo dopo l'azione del fuoco; impara a conoscere e prevedere quali saranno le diverse sfumature che presenteranno i vari colori dopo la cottura. Sempre stimolata dalla tensione che crea l'attesa del prodotto finito, non perde mai la passione di lasciarsi sorprendere lei stessa dal risultato finale. Si appassiona a questa tecnica anche in quanto tecnica millenaria, che nelle sue mani rinasce completamente rinnovata, distinta nella sua raffinatezza. Renata sottrae al tempo l'arte della ceramica, rendendola un'attività non solo rinnovata, ma completamente trasformata. Dona originalità alla sua tecnica, fornendo una completa dignità e un validissimo motivo di definitivo distacco tra l'artigianato e la ceramica artistica contemporanea." C. FRESCHINI
"Alla Galleria d'Arte L'incontro la veronese Renata Bellero espone le sue ceramiche d'autore. D'Autore, sia perchè si tratta di ceramiche tirate a mano da un valente artigiano, sia perchè l'intervento della Bellero non ha nulla di seriale. Le composizioni (si tratta sempre di copie dal vero) trovano un'armoniosa collocazione....i colori sono cristallini ed i soggetti hanno un che di trasparente e di aereo, la loro forma è sempre magistralmente guidata..." M.V. - L'ARENA
"...una pittrice che trasforma la sua tavolozza in piatto murale, che trae ispirazione da soggetti semplici comunque carichi di espressività. Le opere della Bellero descrivono, infatti, fiori e nature morte, dove il colore diviene veicolo di sentimenti. L'antica tecnica usata propone esiti espressivi che confermano la validità di una scelta scevra di retoriche..." CARLO CAPORAL- VERONA FEDELE.
"Una pittrice che guarda la natura, ne rimane affascinata e la riproduce con mirabile espressività...Stiamo parlando di un'artista davvero eccezionale, capace di infondere, nelle sue rappresentazioni, forti sensazioni che pur derivano dall'osservazione di vita quotidiana. Questa di Verona è la sua undicesima mostra, una serie di incontri iniziati nel 1982, da sempre premiati da un vasto interesse di pubblico, forse proprio per la semplicità dei temi proposti." LA CRONACA DI VERONA E DEL VENETO.
"E' la ricerca della serenità e della bellezza spontanea e genuina che spinge Renata Bellero a "graffiare" i fogli sapientemente preparati con strati sovrapposti di pastelli e china. Nascono così i "graffiti", espressione di un animo sensibile, volto a cogliere nella Natura ciò che di puro, semplice e bello vi può essere." F. FRESCHINI
"...i soggetti del suo lavoro sono sempre quelli dell'intimità domestica, dei fiori, della frutta, degli utensili più antichi e umili della vita quotidiana d'un tempo. In alcuni suoi quadri, rileva Hans Schwienbacher, esperto conoscitore dell'arte veronese attuale, sembra "quasi che i suoi gruppi floreali si sospendano nel vuoto, che manchino di una base certa e sicura, che sfuggano, si potrebbe dire, al controllo della forma e della staticità." L'opera di Renata Bellero, comunque, vive la serenità di una vita e di un approccio alla pittura del tutto spontanei, dettati dal desiderio di riprodurre il vero, ma anche dalla volontà di usare mezzi e strumenti non tradizionali ma innovativi, ideati da una continua e non banale riflessione operativa sul proprio lavoro." G.T. - L'ARENA
"Renata Bellero si appassiona ben presto al mistero del colore che si svela solo dopo l'azione del fuoco; impara a conoscere e prevedere quali saranno le diverse sfumature che presenteranno i vari colori dopo la cottura. Sempre stimolata dalla tensione che crea l'attesa del prodotto finito, non perde mai la passione di lasciarsi sorprendere lei stessa dal risultato finale. Si appassiona a questa tecnica anche in quanto tecnica millenaria, che nelle sue mani rinasce completamente rinnovata, distinta nella sua raffinatezza. Renata sottrae al tempo l'arte della ceramica, rendendola un'attività non solo rinnovata, ma completamente trasformata. Dona originalità alla sua tecnica, fornendo una completa dignità e un validissimo motivo di definitivo distacco tra l'artigianato e la ceramica artistica contemporanea." C. FRESCHINI